Pubblicato il rapporto dal Global Wind Energy Council (GWEC). Crescita nel settore eolico, nel 2016 la capacità cumulativa è cresciuta del 12,6% toccando i 486,8 GW.
Si tratta di un risultato importante, l’eolico può ormai competere con le fossili, garantisce crescita sostenibile e di conseguenza occupazione. Diventa quindi importante arrivare a un sistema di energia a zero emissioni ben prima del 2050 se vogliamo soddisfare i nostri cambiamenti climatici e gli obiettivi di sviluppo.
A capo di questa crescita nel settore eolico c’è la Danimarca che conta il 40 per cento di energia dal vento nel suo mix energetico, seguita da Uruguay, Portogallo e Irlanda con ben oltre il 20%, Spagna e Cipro intorno al 20%, Germania al 16%.
Nei grandi mercati della Cina, Stati Uniti e Canada l’eolico conta rispettivamente il 4%, 5,5% e 6%.
GWEC prevede che nel 2017 saranno installati quasi 60 GW di nuovi impianti, arrivando a una nuova potenza annuale di circa 75 GW entro il 2021, il che significa che la capacità installata cumulata arriverà ad oltre 800 GW entro la fine del 2021.
La Cina continuerà a guidare tutti i mercati, l’India è tra i paesi che cresceranno maggiormente. Buone prospettive anche per lo sviluppo del settore eolico per l’Africa, guidato dal Kenya, dal Sudafrica e dal Marocco.
Per quanto riguarda l’Europa le aspettative sono che il settore proceda in linea con i suoi obiettivi per il 2020, si prevede che il Vecchio continente installi circa 73 GW di nuova energia eolica nel periodo fino al 2021. Le installazioni cresceranno nel 2017 e negli anni successivi, tenendo conto del miglioramento della tecnologia e della riduzione dei prezzi. A questo proposito l’Europa continuerà a guidare il mercato offshore, ma i prezzi bassi hanno attirato l’attenzione di molti altri paesi, in particolare in Nord America e in Asia.