Secondo quanto scritto nel Flagship Report di WindEurope, tra tutte le energie rinnovabili, il settore dell’eolico è quello che potrebbe rappresentare il cavallo su cui puntare per procedere lungo le linee di una ripresa economica verde per l’Europa. Pare infatti che oltre agli importanti benefici economici, il report spieghi come ogni nuova turbina eolica installata generi 10 milioni di euro di nuova attività economica.
Ad avvalorare tale tesi pare che se gli investimenti dovessero venir meno, e queste politiche energetiche per qualche motivo dovessero non essere realizzate o dovesse ritardare la loro messa in atto, oltre a non raggiungere gli obiettivi prefissati, si perderebbero anche 20.000 posti di lavoro circa rispetto ai 300.000 che agiscono oggi nella produzione di energia dal vento.
In Italia, secondo le stime dell’ANEV, qualora si installassero i 19.300 MW di impianti eolici previsti dal PNIEC, si contribuirebbe a incrementare l’occupazione arrivando a 67.200 posti di lavoro, distribuiti in buona percentuale al sud – bene ricordare che, ad oggi, l’eolico nel nostro paese conta 27.000 lavoratori e un flusso finanziario di circa 3,5 miliardi di euro.