La Giunta regionale e gli uffici della Regione stanno lavorando intensamente alla definizione della mappa delle aree idonee alla creazione di pale eoliche galleggianti. Sono già stati organizzati diversi incontri con i sindaci, i comitati e tutti coloro coinvolti nella selezione delle aree. La Regione non si limiterà a individuare le aree idonee, ma precisamente indicherà anche quelle non adatte all’installazione di impianti per la generazione di energia da fonti rinnovabili.
Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, assicura che il lavoro sarà portato avanti fino in fondo e si impegna a non permettere ulteriori degradi e sfruttamenti del territorio, diversamente da quanto accaduto in passato. In una lettera pubblicata sulla Nuova Sardegna, Todde affronta le polemiche legate alle richieste di sviluppo di parchi eolici nell’isola. Si fa riferimento al decreto legislativo n.199 del 2021 (noto come decreto Draghi), il quale specifica che le aree non incluse tra quelle idonee non possono essere automaticamente considerate non adatte all’installazione di impianti per energie rinnovabili. La governatrice sarda sottolinea l’importanza di identificare in modo dettagliato, obiettivo e documentato le aree non idonee, anziché etichettare in generale tutte le aree non comprese tra quelle idonee.
La Sardegna ha 180 giorni a disposizione (a partire dal 3 luglio) per stabilire le zone adatte e non adatte alla costruzione di impianti solari ed eolici.